Risveglio energetico

Risveglio Energetico, cos’è, come nasce, a chi serve

Risveglio Energetico nasce come preparazione per gli operatori Reiki.   In realtà anche chi non è in percorso  di formazione Reiki può trarre beneficio dal risveglio energetico, per scoprire che ci si può muovere meglio in modo più morbido. E quando ci  muoviamo meglio, respiriamo meglio e viviamo meglio.

La sequenza sintetizza diverse tecniche di movimento e di pratiche energetiche acquisite dal 2005 ad oggi ed è attiva dal 2008, sperimentata direttamente in prima persona e, dal 2016, con gli allievi.

60 minuti di risveglio energetico prevedono 3 parti:

  • Una prima parte di movimenti a terra, che agevolano il passaggio energetico nelle giunture di tutto il corpo,  senza agire sul muscolare.  Li ha codificati Barbara Brennan in Mani di Luce. Nelle pratiche consigliate ai guaritori spirituali descrive i gesti che aumentano la flessibilità, per essere pronti a una giornata di trattamenti.

 

  • Nella seconda parte si passa ad un momento dedicato alla posizione a 4 zampe per ritrovare radicamento e centratura. Molta attenzione è dedicata in questa fase a sciogliere l’ilopsoas, un muscolo molto interno e profondo che collega l’alto e il basso, il davanti e il dietro del nostro corpo. Stiamo meglio quando l’ilopsoas si muove in modo fluido e rilassato.  Questa parte del risveglio energetico nasce dall’approfondimento sull’anatomia esperienziale attraverso gli scritti di Andrea Olsen e i seminari di Eva Karczag.

 

  • Nella terza parte concludiamo con una meditazione Reiki che ci rende consapevoli del nostro campo energetico.

 

Per informazioni su lezioni di gruppo e individuali contattare: Irene Binaghi – 366 410 48 68 – binaghi.irene@gmail.com

 

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